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Idee di cambiamento

Mascotte noiose

Le mascotte, icone pop macina dollari nei panni di pupazzi colorati. Sempre a bordo campo pronte ad alimentare il mito dello sport a stelle e strisce, l’entertainment che accompagna la partita, tra gag con il pubblico, fotografie con i più piccoli, capriole e giochi di prestigio.

Un pezzo indispensabile dello show business, con i tifosi che nei palazzetti Nba, si separano da parecchi pezzi in verde anche per salti mortali, balzi nel fuoco, capriole durante i timeout, non solo schiacciate o triple degli atleti della squadra di casa. Per questo motivo, lo spettacolo delle mascotte si paga. E tanto.

In media, 70 mila dollari l’anno a bilancio delle franchigie. Ma ci sono pupazzi che fatturano molto di più. Anche il quadruplo, se impiegati a tempo pieno per la società, tra sessioni pubblicitarie, attività legate al merchandising e alla valorizzazione del brand della franchigia, appuntamenti con i fan negli store o in altri eventi.

In Italia le mascotte sono sempre più creative ma sarebbe bello vederle esibirsi in qualche spettacolo nei time out. Durante le pause infatti il pubblico vuole comunque essere intrattenuto, guardando un’esibizione di uno schiacciatore, di un cantante, di un comico o di un ballerino.

#cambiamentocestistico

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