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Idee di cambiamento

Caratteristiche che un logo deve avere

Il logo rappresenta il cuore pulsante di una città, l’identità di una squadra e della sua tradizione. La sua funzione è quella di accendere l’entusiasmo dei tifosi ad una sola occhiata. Che sia attraverso il tifo organizzato o comprando la maglietta e guardando le partite da casa, il tifoso si troverà sempre a gioire o a piangere sotto un logo che lo accomuna a decine, centinaia, migliaia di persone. Il marchio è un nome, un termine, un simbolo, un disegno oppure una combinazione di essi utile ad identificare univocamente prodotti e servizi di un’azienda e di differenziarli dalla concorrenza. Da questa nozione si può notare come viene considerato puramente l’aspetto grafico, visuale e testuale mentre il brand ha contorni molto più ampi e variegati che vanno oltre la sola immagine. Sono sei gli elementi con i quali il brand si propone al proprio pubblico.
Il naming: l’elemento principale che deve avere una struttura tale da perdurare nel tempo ed avere successo, evocando sensazioni ed emozioni uniche.
Il payoff: è la componente testuale legata al marchio e risulta di fondamentale importanza per consolidare il posizionamento della marca nella mente del consumatore (esempio: “Just do it” di Nike o “La storia continua” di Reyer Venezia).
Il logotipo: è il carattere tipografico da cui il nome è composto, esso deve essere facilmente riconoscibile dai consumatori in modo da diventare un componente unico.
I colori: particolarmente importanti in quanto rappresentano la storia della città
Il simbolo: è l’immagine che può essere astratta o figurativa, nel primo caso il suo significato va spiegato al pubblico, mentre nel secondo caso si utilizza un soggetto conosciuto (Olimpia-Duomo)
Il font: è il carattere scelto per i testi, dev’essere originale e coerente con ciò che è la squadra, ma anche leggibile. La strategia va a considerare aspetti tangibili o visibili ed elementi astratti o intangibili della squadra.
#cambiamentocestistico

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