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Nostalgia senese

La Mens Sana Siena è una delle squadre più titolate e importanti del nostro panorama cestistico, capace di vincere per anni sia in Italia che in Europa. Nasce nel 1934 come sezione autonoma della Polisportiva Mens Sana Siena 1871, per gestire in modo efficiente e funzionale gli impegni logistici e organizzativi della secolare polisportiva. Nei primi cinquant’anni di vita non riesce a trovare stabilità né in LBA né in Europa, partecipando saltuariamente e collezionando scarsi risultati. Il periodo d’oro della squadra toscana inizia negli anni novanta quando riesce a partecipare costantemente ai playoff e a formare giocatori di livello dal vivaio giovanile. Finisce il Novecento col ritorno ai quarti di finale di Coppa Korac per due anni consecutivi, uscendo nel 1998 contro i finalisti della Stella Rossa, sconfitti in finale dalla Scaligera Verona, e l’anno seguente dai futuri campioni del Barcellona. Dopo due discreti anni nel 2001/02 vince la Coppa Saporta contro il Valencia grazie alle prestazioni dell’MVP Roberto Chiacig, che milita ancora oggi con la formazione senese. Finisce l’anno con la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Virtus Bologna.
L’anno dopo Siena si afferma a livello europeo raggiungendo per la prima volta i playoff di Eurolega, chiudendo terza dopo aver perso la semifinale contro Treviso per soli tre punti e dopo aver vinto la finalina contro il CSKA Mosca. In campionato la Mens Sana raggiunge per la prima volta nella storia le semifinali dei playoff. Nel 2003/04 vince lo scudetto battendo per 3-0 la Fortitudo Bologna, in Eurolega arriva fino alle semifinali perdendo per 103-102 contro la Virtus Bologna che poi perderà contro il Maccabi Tel Aviv. Passa un anno e Siena vince la sua prima Supercoppa italiana contro Treviso, di seguito si prenderà un anno di transizione non vincendo nulla. La formazione di Pianigiani torna a vincere lo scudetto nel 2006 battendo per 3-0 contro la Virtus Bologna e arrivando ai quarti di finale e semifinale rispettivamente in Eurocup e Coppa Italia. L’anno seguente si ripete vincendo il campionato, la Supercoppa e arriva terza in Eurolega. Seguono altri tre anni dove Siena vince tutto in Italia tra Coppa Italia, Supercoppa e scudetto, mentre in Eurolega non si migliora e raggiunge la terza posizione. Nella stagione 2011/12 si ripete vincendo il triplete italiano e l’anno dopo raggiunge nuovamente la finale scudetto dove trova la Virtus Roma dell’MVP Gigi Datome. Una serie avvincente nella quale Siena, guidata da Daniel Hackett, ribalta il fattore campo imponendosi per 4-1 nella serie, vincendo l’ottavo scudetto della storia per i toscani, settimo consecutivo. Completa l’anno con la vittoria della Coppa Italia e la sconfitta della Supercoppa contro Cantù.
Nella stagione successiva Siena vince la Supercoppa e raggiunge ancora la finale scudetto ma deve cedere il trono all’Olimpia Milano che si impone nell’atto conclusivo. In Coppa Italia perde contro la Dinamo Sassari di Travis Diener. E così l’Impero Senese logorato e decadente nell’estate del 2014 crolla, dichiarando il fallimento. Si aggiunge poi il Tribunale Federale della FIP che a seguito delle condanne per ricettazioni, associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e bancarotta fraudolenta, decide di revocare gli ultimi cinque trofei, ovvero due scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa. Riparte l’anno dopo dalla Serie B e viene promossa in Serie A2, dove partecipa fino al 2019 quando la squadra viene nuovamente esclusa dal campionato per inadempienze economiche. Nel 2019 la squadra viene rifondata l’ennesima volta, sotto il nome di Mens Sana Basketball Academy e attualmente milita in Serie C Silver. Una squadra che ha compiuto una vera impresa vincendo tutto sul suolo nazionale, non mancando mai di bissare, triplicare, quadruplicare le proprie vittorie, frantumando tutti i record possibili. Un impero che nel corso della sua storia ha dovuto affrontare i nemici più disparati. Ma essa era già scritta, l’impero sarebbe crollato, sfaldato a causa di dinamiche interne incontrovertibili, che hanno annebbiato una storica polisportiva. Una delle poche capace di ottenere risultati importanti in molte discipline nell’arco della sua lunga vita.

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